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In questo periodo prenatalizio in alcune scuole le anime si stanno scaldando sul tema: “Presepio si presepio no” con la scusa del rispetto verso i non cristiani, per “non offendere” i nuovi immigrati in Italia.
Premetto che i non cristiani sono sempre stati presenti nelle scuole ma il problema si è posto sol tanto con l’arrivo dei musulmani. Spesso chi pone il problema non sono i musulmani stessi ma proprio certi insegnanti, o per fare tendenza o perché s’illudono di favorire l’integrazione penalizzando tutto ciò che fa parte della tradizione cristiana. In nome del rispetto delle differenze e della tutela del le minoranze si ri nuncia a realizzare il presepio in classe durante il periodo natalizio, si scelgo no poesie o canti rigorosamente non religiosi per la recita di Natale, si chiede di togliere il crocifisso dai muri delle scuole, degli ospedali… Così, oltre che discriminare la larghissi ma maggioranza degli utenti della scuola, si impedisce di fatto ai musulmani e a coloro che appartengono ad altre fedi di conoscere elementi essenziali della storria e della civiltà italiana che sono di natura cultu rale prima ancora che confessionale.