DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
101 fede e della morale. “Il male va respinto con un bene più grande. Respingi il male con un bene più grande, e chi ti era nemico diven- terà intimo amico” (41, v. 34). Per noi cristiani i musulmani sono anzitutto dei credenti. Al di là delle incomprensioni e dei pregiudizi, ogni credente ‚ chiama- to a coltivare i valori essenziali dell’altro e ad avventurarsi sul sentiero dell’arricchi- mento reciproco, con il rispetto reciproco. Dall’Islam in Europa ci si può attendere un rilancio spirituale fondato sui valori conte- nuti nel messaggio coranico. “Bisognerebbe esaltare i valori di preghiera, di silenzio e di meditazione, affinchè tutti ascoltino Dio ed imparino così ad ascoltare meglio i loro in- terlocutori. La fratellanza in Dio aprirebbe la strada alla fratellanza degli uomini”, Maurice Boormans. “Così facendo, cristiani e musulmani si ren- dono capaci di superare gli stretti limiti delle loro appartenenze comunità e, per interro- garsi sul valore delle diverse famiglie religio- se, alla luce dei decreti insondabili del Dio salvatore” (op. cit., pag. 149). Azioni che musulmani e cristiani potrebbero intraprendere insieme per la pace: 1. testimoniare insieme la fede nell’unico Dio. Aiutare i singoli musulmani a riscoprire i valori spirituali dell’Islam. Infatti, i singoli cit- tadini musulmani, vanno aiutati ad intrapren- dere questo cammino. 2. La sfida del futuro sta nel saper dare una risposta comune ai problemi del XXI secolo, oltre a preparare le nuove generazioni alla convivenza multi-etnica religiosa e culturale a partire dall’esperienza degli arabi cristiani: “Colmare il fossato che ancora oggi separa culturalmente le due rive del Mediterraneo e che le differenze si trasformino, finalmente, in strumenti di reciproco arricchimento”. 3. Mettere in luce, oltre alle differenze, an- che i valori comuni. 4. I musulmani in Italia vanno aiutati a pren- dere coscienza della libertà religiosa consen- tita dalla legge in Italia e potrebbero diven- tare il perno per favorire i diritti dell’uomo e la libertà religiosa nel loro Paese di origine? Con ricadute positive per i cristiani arabi. 5. Infine, chi sa se in futuro non potremo scoprire un Islam italiano depurato dalle nor- me discriminanti, attraverso un lavoro di ri- flessione in Occidente? “Esiste un popolo”, diceva Louis Massignon, “che nessuno veramente ama, perchè nes- suno veramente conosce, e che nessuno veramente conosce, perchè nessuno vera- mente ama, e questo popolo ‚ il popolo mu- sulmano. Sento il dovere di dedicare tutta la mia vita per farlo conoscere e amare dai cristiani”. Ma come possiamo modernizzare il mondo arabo? Cerco di sintetizzare. L’azione po- trebbe essere indirizzata verso diverse piste: In Europa: o verso i predicatori musulmani, o verso i musulmani stessi immigrati in Italia, o verso gli europei, o verso le istituzioni. Nei Paesi arabi: o la donna e lo sviluppo umano, o a livello politico, o a livello delle organizzazioni internazionali, o arabi cristiani: usufruire della loro esperien- za illenaria. IN EUROPA 1. Verso i predicatori musulmani. Per avere una risposta ‚ necessario chiedere agli Imam (coloro che guidano la preghiera nelle moschee), specialmente quelli non nati
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