DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
102 in Italia, di manifestare con chiarezza la di- sponibilità all’integrazione e la lealtà alla so- cietà in cui si vive, altrimenti si permane in una pericolosa ambiguità. Su questo punto ‚ auspicabile un dialogo serio e costruttivo per prendere coscienza dei problemi che l’immigrazione musulmana pone. Il dialogo dovrà riguardare l’integrazione degli islamici nel tessuto delle società europee, cos… ra- dicalmente diverse dall’Islam per mentalità, per costumi e per valori e la possibilità di una convivenza civile e serena tra italiani e musulmani. Tanto più che dietro l’immigra- zione islamica ci sono spesso Stati islamici che intendono servirsene per interessi poli- tico-religiosi. 2. Verso i musulmani stessi immigrati in Italia. “Dobbiamo adoperarci affinché i musulmani riescano a chiarire ed a cogliere il significa- to ed il valore della distinzione tra religione e società, fede e civiltà, Islam politico e fede musulmana, mostrando che si possano vi- vere le esigenze di una religiosità personale e comunitaria in una società democratica e laica dove il pluralismo religioso viene rispet- tato e dove si stabilisce un clima di mutuo rispetto, di accoglienza e di dialogo”. (Cardi- nale Martini, “Noi e l’Islam”) 3. Verso gli europei. “Il rapporto fra Islam e Cristianesimo nel Me- dio Oriente indica alcuni nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose, nodi di grande importanza anche per com- prendere e gestire la presenza dei musulmani nei Paesi europei”. (Fondazione Agnelli) 4. Verso le istituzioni. Portare la nostra attenzione alla convivenza all’ interno delle nostre città, mirata a preve- nire che le differenze possano trasformarsi in violenza da parte delle fasce più povere ed e arginate. Una volta accertata la volontà di realizzare questo sogno occorrerà creare una task force per sviluppare le strategie da dottare e studiare le azioni da intraprendere. VERSO I PAESI ARABI 1. La donna e lo sviluppo umano. Si deve partire dall’azione sociale e dalla te- stimonianza, la promozione dei valori umani ‚ la sola base per creare una società mul- tietnica e plurireligiosa. Irradiare l’amore di Cristo attraverso la testimonianza della vita, della solidarietà e dell’accoglienza. In que- sto itinerario, “la donna assume un ruolo di primo piano insieme alla formazione umana per riflettere insieme, musulmani e cristiani, su una carta etica comune per cambiare i pregiudizi reciproci”. La sfida del futuro per la Chiesa e l’Islam sarà soprattutto culturale. 2. A livello politico. Obbiettivo: sviluppo economico e diritti uma- ni. Cosa possono fare gli Stati per instaurare la convivenza tra le due rive del Mediterra- neo finora separate culturalmente: 2-1 il rilancio economico, culturale e sociale di Paesi estremamente bisognosi di inter- scambi e tecnologie occidentali; pretendere a livello governativo l’applicazione nel mon- do arabo di un processo di liberalizzazione verso il riconoscimento dei diritti umani. 2-2 Sostenere concretamente coloro che lot- tano contro l’integralismo, contro ogni forma di violenza e per l’uguaglianza fra i cittadini; sostegno ad applicare i diritti umani, citta- dini diversi ma uguali di fronte alla legge; la libertà di culto e di coscienza, distinzione fra un ordine socio-economico moderno ed una prospettiva religiosa, ponendo così fine all’e- quivoco che porta ad identificare l’Occidente col Cristianesimo. 3. A livello delle organizzazioni internaziona- li. L’attenzione delle organizzazioni interna- zionali ‚ portata principalmente allo sviluppo economico di Paesi lontani e poco interesse ‚ stato dato finora alla convivenza tra popo- li, alla reciproca conoscenza e riscoperta dei valori di ciascuna etnia all’interno delle nostre
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