DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
107 Egitto L’emigrazione non risparmia neppure i cop- ti, notoriamente poco inclini ad abbandona- re le rive del Nilo. Que ta comunit‚ ha cono- sciuto una brillante rinascita nel XIX secolo e all’inizio del XX ecolo, sotto la monarchia di origine turca fondata da Mehmet Ali. E a rappresentava a quel tempo il 15-20% della popolazione. La rivoluzione nasseriana, a partire dal 1952-1953, le è stata fatale: i copti sono stati esclusi dalla classe politica, salvo qualche personalit‚ simbolica, poi spogliati del loro potere eco- nomico. Sotto Hosni Moubarak, al otere dal 1981, gli atti di violenza si sono moltiplicati, spingen- do i giovani a emigrare verso la Gran Bre- tagna, Canada e Stati Uniti. I copti in Egitto non sono più del 6-7% di una popolazione com lessiva di circa a 65 milioni di abitanti. Iran Ufficialmente, la popolazione cristiana non raggiunge lo 0,2%. Alcuni parlano dello 0,5%. Trattata bene sotto la dinastia Pahla- vi, essa beneficia di na certa tolleranza da parte della repubblica teocratica istituita da Khomeini nel 1979, e dispone di un deputa- to nel parlamento. Ogni atto di proselitismo e le relazioni con le donne musulmane sono puniti con la morte. La metà dei cristiani iraniani avrebbero lasciato il Paese dopo il 1979 per rifugiarsi, in maggioranza, negli Stati Uniti (California, soprattutto). Iraq I cristiani in Iraq erano quasi il 10% della popolazione nel 1920 (300mila su 3 milio- ni di abitanti), oggi sono il 3% (1 milione su 24 milioni). Uno degli …atti fondatori† del nazionalismo iracheno fu il massacro, nel 1932, di parecchi migliaia di assiri cristiani del Nord del Paese, di lingua aramaica, e l’espulsione di parecchie decine di migliaia di sopravissuti. Gli altri cristiani iracheni, in particolare i caldei cattolici, sono emigrati al 50% o mantengono un atteggiamento di sottomissione assoluta alla maggioranza musulmana. Israele Unico Stato non arabo e non musulma- no del Medio Oriente, Israele conta oggi 350mila cristiani su 6,5 milioni di abitanti. Oggi si assiste a un’immigrazione dei pa- lestinesi cristiani di Cisgiordania in Israele. Le comunità cattoliche e ortodosse sono state inoltre rinforzate negli anni ’90, grazie all’arrivo di numerosi cristiani dell’ex Urss autorizzati a immigrare in ragione dei le- gami familiari. La Santa Sede ha siglato un concordato con Israele nel 1998 e ha appe- na creato una diocesi di lingua ebraica. Palestina All’inizio del XX secolo i cristiani formavano quasi un qua to della popolazione araba-pa- lestinese, un po’ più di 100 mila persone su un totale di mezzo milione. Nel 1948 pro- babilmente erano proporz analmente pochi di più: 300 mila su 1,2 milioni. La creazione nel 1994 dell’Autorit‚ Palestinese, diretta da Yasser Arafat, ha prodotto la fuga di buona parte dei cristiani. Alcuni hanno trovano ri- fugio in Israele, altri in Europa o Stati Uniti. A Betlemme, i cristiani erano il 15% degli abitanti, contro il 62% del 1990. Giordania Al momento della sua cr azione n l 1923, l’emirato di Transgiordania non contava che mezzo milione di abitanti, di cui qualche migliaio di beduini cristiani. Oggi i cristiani sono il 10% circa della popolazione totale di 5 milioni. Libano Nel 1932, 800mila cristiani formavano il 55% di una popolazione libanese stimata di 1,5 milioni di persone. Oggi, dopo diver- se turbolenze e oprattutto dopo la lunga guerra civile della fine del XX secolo (1975- 1990), i cri tiani sono 1,5 milioni, un terzo
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