DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

110 Si tratta di una situazione rischiosa percui, se non si evita che gli extracomunitari ven- gano emarginati e abbandonati a se stessi, possono maturare incomprensioni e at- teggiamenti di frustrazione spesso alimen- tati da centri di aggregazione sociale non desiderosi d'integrazione ma che portano alla ghettizzazione degli emigrati stessi. Crescita demografica e arretratezza econo- mica sono i due principali motivi propulsori dell'ondata migratoria verso l'Occidente di- venuto, in modo particolare negli ultimi anni anche per la sua vicinanza geografica, un polo di grande attrazione per molti emigrati provenienti dai paesi arabi. Basta pensare che il numero dei cittadini stranieri in Italia è più che triplicato nell'ultimo quinquennio, un terzo dei quali provengono dai paesi del Nord Africa. Secondo l'Associazione del- le donne marocchine in Italia, la comunità araba più numerosa, l'80% delle loro donne in Italia sono analfabete, mentre la maggior parte degli immigrati non padroneggiano a sufficienza la lingua del paese ospitan- te, in modo da consentire loro di svolgere autonomamente una attività professionale ed un inserimento sociale pacifico. Questa incompleta integrazione culturale spesso provoca conflitti laceranti all'interno delle famiglie stesse: infatti i figli frequentando la scuola pubblica riescono meglio ad inte- grarsi culturalmente allargando cosi i ponti con genitori che non hanno affrontato lo stesso percorso di integrazione. Mare Nostrum: disuguaglianze tra Nord e Sud In questi ultimi anni in Italia, come del resto in tutto il mondo occidentale, si sta verifi- cando una forte immigrazione proveniente da paesi a larga maggioranza musulma- na, soprattutto dal Nord Africa, dal Medio Oriente e persino dal Pakistan. Diverse sono le cause che spingono ad abbando- nare il proprio paese espulsione, instabilità politica, squilibrio demografico ed econo- mico, fuga dalla disoccupazione verso la sopravvivenza economica e altri ancora. Questo fenomeno comporta certamente dei disagi a diversi livelli. Ma se gestito nel modo più appropriato, unendo tutte le forze di volontariato, offre anche l'occasione di un confronto tra religioni e culture diverse che può portare a un reciproco arricchimen- to. Conoscere l'altro, la sua realtà storica, sociologica, culturale, religiosa è uno degli aspetti fondamentali per la realizzazione di una convivenza pacifica e per una buona gestione del fenomeno dell’immigrazione. Occorre però considerare anche che questi immigrati vivono in una condizione di in- feriorità sia sul piano socioeconomico che su quello della comunicazione. Si tratta pur sempre di persone che si trovano a vivere in un paese diverso dal proprio, dove si par- la una lingua a loro sconosciuta. Per questo motivo essi tendono a chiudersi nella loro realtà, creando piccoli ghetti distinti per provenienza, lingua, cultura, tribù, religione. Alfabetizzazione e convivenza La convivenza umana esige un clima di mutuo rispetto per favorire la pace tra le varie fasce sociali, gli uomini e le nazioni. In quest'ottica, il programma di alfabetizza- zione pensato e messo a punto dal Rotary International vuole essere un contributo concreto, affinché gli immigrati abbiano a disposizione gli strumenti che permet- tano di avere una conoscenza base della realtà in cui si preparano a vivere, e sia- no così in grado di operare e di integrarsi nell'ambiente. E’ infatti ferma convinzione del Rotary che contribuire a favorire l'oc- cupazione significhi contribuire alla dignità della persona e, conseguentemente, alla convivenza civile.

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