DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

132 mente odio verso l’Occidente corrotto e corruttore. Nella maggior parte dei paesi musulmani l'islamizzazione è portata avan- ti attraverso una propaganda a tappeto che non tralascia l'uso di tutti i moderni mezzi di comunicazione di massa. 1974 Lahore nel Pakistan, soppressione della visibilità cristiana Una delle risoluzioni dell’OCI raccomanda- va di “eliminare” la presenza cristiana nei paesi arabi e quelli islamici. Per eliminare si intende ridurre al minimo la visibilità di una religione diversa dall’Islam, come è il caso dell’Egitto per i copti, e quello del Li- bano, unico paese arabo con un presidente cristiano, e con libertà di culto per tutte le religioni. Lo Tsunami islamico L'immagine che l'Islam ufficiale dà oggi di sé, è contraddittoria ed i media non danno risalto alla sua spiritualità. Sembra prestare maggiore attenzione a questioni che hanno radici di costume e di tradizioni piuttosto che religiose (il velo, coprire il corpo della donna, le pratiche rituali, la discriminazione tra i sessi) e non alla dimensione interiore della persona. Negli ultimi decenni si è imposta al potere degli stati arabi la corrente di pensiero che pretende di applicare alla lettera i dettami del corano senza contestualizzarne la let- tura e la riflessione. Per di più non riesce, o non vuole, distinguere tra civiltà cristiana e modernizzazione occidentale. Questa cor- rente abbinata al sottosviluppo economi- co-culturale, riesce a coagulare ampi strati della popolazione, delusi dal mancato svi- luppo economico e da riforme sociali sem- pre promesse dai governi e mai attuate. L'islam è allora percepito come occasione di riscatto e l'integralismo sfrutta l'ignoran- za di questi strati sociali riguardo ai suoi obiettivi di conquista. Pregiudizi religiosi, di usi e costumi, frustrazioni, arretratezze economiche, sentimenti di ostilità verso l’occidente insieme con quello di popolo favorito da Dio, sono tutti i componenti di un polveriera pronto ad esplodere se non si interviene per tempo. Visto queste differenze e contraddizioni, mi chiedo se la legge islamica di un Paese possa garantire la pace ai suoi cittadini, op- pure lei stessa è fonte di odio e dissapori? Un dato che suscita perplessità è stato rile- vato da un recente Rapporto ONU: i paesi del mondo musulmano che ospitano il 20 percento della popolazione mondiale, rap- presentano soltanto il 4 percento del com- mercio mondiale. Inoltre, i paesi del mondo arabo musulmano dove oggi c’è maggiore innovazione sono quelli che hanno poco petrolio o che ne sono del tutto privi. Il rapporto fra islam e cristianesimo nel Me- dio Oriente, indica alcuni nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose, nodi di grande importanza anche per comprendere e gestire la presenza dei musulmani nei paesi europei. (Fondazione Agnelli) Anno 2007 SONO CONVINTO CHE L’ISLAM,INTESO SECONDO LA SUA TRADIZIONE SPIRITUALE, POSSA OFFRIRE PREZIOSE RISORSE DA SPENDERE E CONDIVIDERE PER COSTRUIRE, INSIEME A CRISTIANESIMO E EBRAISMO, LA CULTURA GLOBALE DELLA PACE E DELLA FRATERNITA’.

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