DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
155 di alcune componenti che hanno contribuito alla ricchezza e splendore della civiltà ara- ba. Eid sottolinea il silenzio assordante nel quale sono avviate le Chiese Orientali. Anche per quanto riguarda l’aspetto dei Di- ritti umani la legge religiosa condiziona la vita del paese, delle famiglie, delle persone, è discriminante riguarda la famiglia, la don- na, la libertà religiosa, le eredità e la don- na in generale la quale è discriminata non avendo gli stessi diritti dell’uomo. EUROPA E MONDO ARABO la stragrande maggioranza degli arabi vive in estrema povertà, in quanto lo sviluppo demografico non è accompagnato da una crescita economica adeguata. Certo é che l’Europa ha interesse per un M.O. stabile, ma un siffatto obiettivo é possibile col pro- muovere lo sviluppo tecnologico, garan- tendo il flusso del petrolio, mettendo freno all’emigrazione, creando un clima di fiducia tra le popolazioni e realizzando la sicurezza delle frontiere concordate e riconosciute. Il M.O. é in fermento; le soluzioni sono nell’ordine: Pace, Prosperità e Democra- zia. E noi cosa possiamo fare? Contribuire al ruolo delle Comunità di Servizio in senso lato nel riavvicinamento delle civiltà (Par- rocchie, centri culturali, ONG, ecc.) con le azioni di service quali l’alfabetizzazione, l’acqua, la proibizione delle mutilazioni ge- nitali femminili, con l’obiettivo di promuove- re nel mondo islamico lo sviluppo culturale della donna, i diritti umani, combattere il sottosviluppo economico e il fanatismo re- ligioso. Irradiare i nostri valori attraverso la testimonianza della vita, la solidarietà e l'accoglienza. In questo itinerario la donna assume un ruolo di primo piano, per riflette- re su una carta etica comune per cambiare i pregiudizi reciproci. Bisogna adoperarci affinché i musulmani riescano a cogliere la distinzione tra religione e società, fede
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