DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

182 VALORI E LIBERTA' DI PENSIERO ROTARY - 12/2014 Sguardo oltre i canoni di religioni e culture La conoscenza, per la comprensione delle dinamiche sociali e religiose del nostro tem- po. Grazie alla libertà di pensiero e alla no- stra democrazia, i nostri figli sono cresciuti aperti a conoscere il significato degli usi e costumi, tramandati nei secoli, dai più an- ziani; hanno acquisito un’identità ricca che deriva dalla conoscenza della loro storia senza rimanerne ingabbiati. I nostri media occidentali fanno spesso riferimento ai valo- ri universali che traggono la loro fonte dalla dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre 1948 redatta dall’ONU; una dichiarazione non riconosciuta purtroppo da 57 Paesi che fanno parte dell’OCI (Or- ganizzazione della Cooperazione Islamica), stati islamici che applicano invece la sharia legge che trae la sua fonte dal Corano e ap- plica i suoi principi. Organizzazione della Cooperazione Islamica OCI Le nostre opinioni pubbliche s’interrogano su certi modi di pensare e di agire di molte popolazioni fonti dell’immigrazione in Eu- ropa; esiste un problema di comprensione di conoscenza reciproca e infine di dialogo. Queste incomprensioni, se ben manipolate, suscitano reazioni violente che sono incana- late contro l’Occidente, specialmente verso quei Paesi europei che avevano colonizzato gran parte dell’Africa e dell’Asia, continenti dove si trovano quasi tutti i Paesi che han- no aderito all’OCI, in particolare tutti i Paesi della Lega araba. La Lega araba è una for- mazione che raggruppa i Paesi di lingua e cultura araba con l’islam come religione di Stato (a eccezione del Libano), applicando ai suoi cittadini la sharia in modo diversi- ficato. I Paesi della Lega si trovano lungo la parte sud del Mediterraneo e nel Medio Oriente dunque possono essere considera- ti i nostri vicini. Vicini dai quali partono gli attacchi verso l’Europa. Attacchi ispirati o perpetrati da organismi sfuggiti al controllo dei governi degli stati membri dell’ONU. Divario economico, culturale e demografico La fonte della forza di questi organismi che chiameremo Jihadisti, è nella povertà in cui vivono questi popoli. Dopo la seconda guer- ra mondiale, i Paesi africani hanno avviato una forte campagna di sviluppo demografi- co con il risultato nell’arco di cinquant’anni di triplicare il numero dei loro abitanti ma di un cresciuto impoverimento. Nello stes- so periodo l’Europa è cresciuta economica- mente con una popolazione più anziana che non ha garantito adeguatamente il ricambio generazionale. La cresciuta disponibilità dei mezzi di trasporto e delle comunicazioni ha facilitato l’emigrazione, verso l’Europa, dei

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