DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

186 IL MOVIMENTO MIGRATORIO FENOMENO INARRESTABILE? ROTARY, OPINIONI - pag. 42-43 - 1/2015 Il movimento dei popoli dall’Africa e M.O. è inarrestabile? L’emigrazione verso il mondo Occidentale, di musulmani e cristiani, tende ad aumen- tare in modo irreversibile, la situazione sociale disastrosa è sfruttata scientemen- te da organizzazioni che hanno messo in piede una vera tratta degli esseri umani. Non era sempre stato cosi Tra il 19mo e il 20mo secolo milioni di eu- ropei sono emigrati verso l’Africa, si sono stabiliti contribuendo sostanzialmente allo sviluppo economico e culturale dei paesi africani; senza radicarsi nel tessuto socia- le, si sono ritrovati espulsi ritornando nei loro paesi di origine. Dopo la seconda guerra mondiale i paesi africani hanno avviato una forte campa- gna di sviluppo demografico con il risul- tato nell’arco di cinquant’anni di triplicare il numero dei loro abitanti provocando un cresciuto impoverimento. Nello stesso pe- riodo l’Europa è cresciuta economicamen- te con una popolazione più ricca, anziana, stabile demograficamente; un divario che i giovani africani cercano di colmare espo- ne la popolazione occidentale cristiana, ad un’ invasione "pacifica" da parte di popoli molto lontani culturalmente con usi, costu- mi e tradizioni diverse. Nel recente passato, i mari e gli oceani, le grandi distanze erano barriere naturali;o- gni civilizzazione cresceva impermeabile, senza subire influenza esterna. L’incontro tra i popoli attraverso le colonizzazioni e le guerre più che elemento di ravvicina- mento erano fattori se non di rigetto ma di indifferenza. Un villaggio globale Oggi, i mezzi di comunicazione hanno ab- bassato le barriere fisiche fra le nazioni, incrementando i movimenti dei popoli. La globalizzazione dei mezzi di comuni- cazione (TV, internet, ) e la velocità dei mezzi di trasporto hanno ravvicinato fi- sicamente i popoli rendendo ancora più evidente le disuguaglianze. L’umiliazione che ne consegue sapientemente sfrutta- ta ha degenerato il senso di revanscismo contro l’Occidente ricco, colonialista pri- ma, poi che trae beneficio dalle ricchezze dei più poveri sotto la copertura dell’im- perialismo economico. Lo stesso senti- mento di revanscismo non lo si riscontra pero contro i turchi che hanno dominato per oltre quattro secoli l’impero Ottoma-

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