DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
190 integrante della propria identità, sia che egli professi la fede cristiana sia che apparten- ga alla comunità musulmana. Negare a chi giunge nel nostro paese da contesti culturali così lontani notizie minime su ciò riguarda la cultura occidentale equivale a promuovere un inserimento monco nella nostra società. Il giubileo sulla Misericordia di Dio è una condivisa venerazione, un passaggio prio- ritario per un mutua conoscenza e rispetto, l’occasione di un reciproco arricchimento. L’importanza di un’azione che faccia cono- scere ai musulmani le basi, sulle quali sono fondate le società europee, sarebbe poi accentuata dalla possibilità di divenire essa stessa la scintilla capace di innescare quel processo di apertura dei compartimenti stagni che oggi esistono tra Europa e mon- do arabo, tra cristiani e musulmani. E nostra priorità promuovere nelle società: - insegnamenti dei valori di libertà civile e religiosa senza discriminazione tra le perso- ne e i popoli. - i versetti coranici che inneggiano alla con- vivenza ed escludono l’odio verso l’altro, alla pace fra i popoli. - l’eliminazione di tutti i testi d’odio dagli in- segnamenti ma specialmente dai testi sco- lastici. Queste azioni rappresentano una forte spinta perché vengano prese misure con- crete capaci di smussare il fenomeno del fanatismo religioso che è alimentato oggi da alcune sedi istituzionali. Una maggiore vigilanza in questo senso ap- pare più che mai opportuna. ACCOGLIENZA CON PRUDENZA 11/2016 La cresciuta disponibilità dei mezzi di tra- sporto e delle comunicazioni sta facilitan- do l’emigrazione verso l’Europa di giovani arabi di fede islamica provenienti da paesi dove prevalgono leggi discriminatorie ri- spetto a cittadini di fede diversa, generando in loro dei pregiudizi mentali. L’accoglien- za nel tessuto economico del nostro paese dovrebbe essere completata includendo anche aspetti culturali e religiosi, una cam- pagna di conoscenza reciproca sia in Euro- pa che in Africa. Per riuscire a creare una accoglienza inclusiva sarebbe indispensa- bile chiedere al mondo arabo di lavorare sull’educazione, sui media, sui libri di testo nelle scuole e perfino invitare a questa linea educativa e di pace, gli imam e predicatori che hanno in mano il formidabile strumento delle prediche nelle moschee , dove sareb- be opportuno proclamare anche i versetti del Corano che sottolineano la volontà di Dio verso la pluralità religiosa e l’impegno nel gareggiare nel bene nella Misericordia di Dio.
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