DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
192 mali odierni del mondo arabo. Il Medioevo arabo portò molti frutti all’Occidente. Per fare un piccolo esempio: Aristotele venne tradotto e commentato in arabo da tutto un gruppo di cristiani nel IX secolo, poi passò ai musulmani con Avicenna e Averroè che viveva in Spagna, e passando anche a San Tommaso d’Aquino. DECADENZA E LA CAMPAGNA DI NAPOLEONE BONAPARTE Con l’Impero Ottomano subentrò un perio- do di decadenza sino al 1800 quando iniziò una nuova fioritura protrattasi fino al 1950. Ho preso come esempio l’Egitto in quanto il paese più rappresentativo del mondo ara- bo. Il governante di origine macedone, me- ravigliato dal potere dei francesi, esercitò tutto quanto gli fu possibile per convincere gli europei a installarsi e creare imprese, centri culturali e scuole. Ne seguì una mas- siva emigrazione di inglesi, francesi, italiani e greci, finendo per controllare economia, industria e commercio, nonché l’architet- tura e la pianificazione delle principali città egiziane. A contatto con gli europei, gli abi- tanti dell’Egitto si resero conto del divario esistente in tutti i campi: i giovani venne- ro inviati a studiare in Europa, in quanto l’Occidente rappresentava la modernità, le idee, la scienza, la medicina, la capacità militare, dove la religione occupava un po- sto rilevante nella società. La ragione per la quale oggi i fondamentalisti musulmani ri- gettano tutto ciò che è occidentale è perché identificano l’Occidente con la mancanza di principi, di norme etiche e religiose, perché esse sono passate dall’ambito pubblico a quello privato, e sono dunque poco visibili rispetto agli anni passati. Sul modello delle idee importate dall'Europa, i musulmani e i cristiani si unirono per creare un nazionali- smo laico arabo per l'emancipazione dalle leggi medioevali alle quali essi erano anco- ra soggetti. Il nazionalismo arabo era laico al fine di aggregare nell'interesse comune tutte le comunità della popolazione; era costituzionalista e poneva l'accento sullo sviluppo culturale, economico-industriale e sull'emancipazione della donna. Questo ebbe una ripercussione sul modo di vivere e di praticare l'Islam, il quale si stava evol- vendo in modo diverso dalla pratica popo- lare. SECOLO XX - TRACOLLO E SMEM- BRAMENTO DELL’IMPERO OTTO- MANO Francia e Inghilterra (Sykes-Picot 1916) si accordarono per la spartizione dell'Impero Ottomano, che si era disgregato al termine della prima guerra mondiale. Subentrò in Turchia uno stato laico con Ataturk. L’Egitto conquistò la sua indipendenza e concesse il diritto di voto alle donne nel 1923, ben prima del Regno Unito e dell’Italia. Gli am- bienti religiosi musulmani, allarmati dalla tendenza degli usi e costumi occidentali, si unirono in un partito politico, i Fratelli Mu- sulmani, propinando il ritorno alle leggi co- raniche. Dopo la seconda guerra mondiale molti fattori allontanarono i paesi arabi da quelli europei, con i quali si era instaurato un legame preferenziale. Alcuni fattori: 1. La creazione dello stato d’Israele mise tutti gli stati arabi sul piede di guerra, affron- tando enormi spese militari e assorbendo le loro energie per cercare di eliminare il nuovo Stato; 2. La conquista delle indipendenze suben- trate alla dominazione turca e alle tutele della Francia e Gran Bretagna provocò l’e- vacuazione volontaria o forzata di tutti gli elementi europei; 3. La demografia fu un ulteriore elemen- to di destabilizzazione. Mentre in 50 anni, la popolazione europea smise di crescere e aumentò la propria ricchezza, il numero della popolazione araba triplicò, ingeneran- do analfabetismo e povertà a causa di uno scarso sviluppo economico; 4. Il fabbisogno energetico dell’Europa fa- vorì i paesi produttori del Golfo, che utiliz-
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