DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
208 un musulmano. La moglie cristiana non può ereditare dal suo congiunto deceduto. Pressione sociale e politica: Esempi di Mestieri non accessibili ai non musulmani: • proibizione ai non musulmani d’insegnare la lingua e letteratura arabe, e di laurear- si in ginecologia. • Proibizione della libertà di interpretazione della sharia • Impossibilità di accedere alle alte cariche dello stato, salvo rarissime eccezioni. • l'accesso agli incarichi pubblici, è reso estremamente difficoltoso. • la presentazione di programmi televisivi cristiani era proibito sino all’arrivo della presidenza el Sissi (2014)mentre le tra- smissioni di propaganda islamica erano numerose e critiche verso i cristiani deri- dendo le loro credenze. La donna: disparità tra uomo e donna: I diritti civili della donna sono dimezzati ri- spetto all’uomo nella legge sullo statuto personale, alcuni esempi generali, salvo rarissime eccezioni: • eredità: può ereditare soltanto la metà della parte dell’uomo. • Ripudio: una donna può essere ripudiata senza preavviso • poligamia: sino a quattro mogli; il consen- so delle altre mogli non è indispensabile. • sceltà dello sposo: a la donna musulmana non è permesso di sposare un non mu- sulmano. • libertà di movimenti: il permesso del ma- rito è indispensabile per ottenere il pas- saporto ed espatriare • proibizione di esercitare il mestiere del magistrato in quanto la donna è conside- rata minorata rispetto all’uomo e non può giudicarlo. Come aiutare i cristiani in terra islamica • diritti umani: incoraggiare i musulmani che lottano contro l’estremismo e per l’u- guaglianza tra i cittadini. • Appoggiare finanziariamente le istituzio- ni, cristiane e non, che promuovono i va- lori umani • Incoraggiare lo scambio di studenti e in- segnanti • Non perdere l’occasione di chiedere la reciprocità di trattamento; subordinare gli aiuti economici a l’eliminazione delle discriminazioni • Scoprire la cristianità araba e orientale tramite il turismo e scambi culturali • Unità di azione delle Chiese cristiane nella fede comune in Cristo I musulmani possono convivere in Europa? Per avere una risposta è necessario chie- dere agli Imam (coloro che guidano la preghiera nelle moschee), specialmente quelli non nati in Italia, di manifestare con chiarezza la disponibilità all’integrazione e la lealtà alla società in cui si vive, altrimen- ti si permane in una pericolosa ambiguità. Su questo punto è auspicabile un dialogo serio e costruttivo per prendere coscienza dei problemi che l’immigrazione musulma- na pone. Il dialogo dovrà riguardare l’inte- grazione dei musulmani nel tessuto delle società europee, cosi radicalmente diverse dall’islam per mentalità, costumi e valori, e la possibilità di una convivenza civile e se- rena tra italiani e musulmani. Tanto più che dietro l’immigrazione islamica ci sono spes- so Stati Islamici che intendono servirsene per interessi politico-religiosi. I Fratelli musulmani, molto ramificati nelle mada’ress, puntano all’instaurazione di uno stato fondato sul corano e la sharia, mentre in Europa, cer- cano di ottenere il riconoscimento di uno statuto giuridico su base confessionale a fa- vore della comunità islamica con eccezioni
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