DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

212 I NUOVI PERSEGUITATI Anno 2002 per antonio socci: copia di quanto inviato a Paolo Mieli: A :dr. Paolo Mieli DA : G. Eid OGGETTO:I nuovi perseguitati: Spero che avrà avuto il tempo di prendere conoscenza dell’indice, almeno quello, del libro che le ho consegnato al termine del suo intervento, intitolato: cristiani e musul- mani verso il 2000 edito dalle Paoline. Nonostante i suoi molteplici impegni le chiedo di leggere la pagina 27 scritta otto anni fa; credo che i centri musulmani, sono bombe che un giorno o l’altro esploderan- no, almenoché gli italiani nel frattempo, le autorità pubbliche in primo luogo, non ri- scoprono la loro identità e applicano la leg- ge senza remore. A lungo termine, questi sono centri pericolosi, non tanto per il solo fatto d’essere musulmani, ma per l’identità del finanziatore, i secondi fini non dichiarati perseguiti, e il tipo di persone inserito per la loro conduzione. Ci sono voluti personalità ebree a sollevarne l’argomento! Senza presunzione, le propongo la mia opi- nione al riguardo delle domande che Lei ha posto al pubblico in quella serata. L’opinio- ne di un arabo cristiano emigrato dall’Egitto verso l’Italia. 1° Domanda: Perché la Chiesa non è intervenuta? Risposta: Nonostante che in medio oriente i cristiani cattolici siano una esigua minoranza, tutti, cattolici protestanti ed ortodossi, rifiutano l’interferenza dall’estero, per evitare di es- sere identificati con l’Occidente ed cosi ac- crescere la discriminazione in atto (p.93 del libro.) e consolidare il pregiudizio di essere considerati stranieri nel proprio paese. 2° Domanda: perché, i media non ne parlano? L’opinione pubblica, le autorità… Risposte: 1. Francamente l’italiano ha pudore di par- lare di religione, di professare la sua fede verso gli altri; addirittura molti preti e religio- si sono timorosi…..senza spirito missionario. 2. Le trasmissioni TV sono deleterie: ricor- do quelli di Santoro il quale si diverte a met- tere sul piedestallo il musulmano in termine di qualità morali, religiosi ecc. contrappo- nendo personaggi cristiani dissoluti, con la croce bene in vista. Mi ero lamentato del fatto con Cardini, quando si sedeva nel CDA della RAI, ma senza risultato. 3. Gli interessi economici prevalgono sul resto. I capi di stato musulmani non disso- ciano la religione dalle contrattazioni eco- nomiche, mentre i nostri governanti non se ne possono interessare. Il vuoto è interpre- tato dall’interlocutore musulmano di essere nella verità. 4. Gli intellettuali di fama sono di sinistra e di conseguenza pro arabo e pro islam: la di- sinformazione era evidente durante l’ultima guerra del libano. Ringrazio per il suo intervento a favore dei cristiani arabi con la speranza che il seme fiorirà e darà i suoi frutti. Con i migliori saluti Giuseppe Samir Eid ALLEGATO: Gli esempi pratici di discriminazione nel mondo arabo non mancano: · la costruzione di una chiesa deve essere autorizzata dal presidente della repubblica · rinunciare alla fede islamica è punibile con la morte

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