DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
215 focalizza ogni mese dell’anno una delle Chiese d’Oriente, realtà spesso ignorate in via d’estinzione nel pieno del nostro disinteresse e della pressione islamica verso le minoranze. Un ulteriore ultimo esempio di questa pressione, è quella della fiera internazio- nale del libro al Cairo in gennaio 2006. Li vediamo uno o più stand con libri di- chiaratamente blasfemi. Trovo aberrante la pubblicazione di questi testi offensivi e disprezzanti verso 10% della popolazione egiziana e spingono all'odio con tutte le sue conseguenze pratiche. Mettersi nei panni di un cristiani che vive in una so- cietà con forte pressione antagonista..... ecc...libri che ritroviamo poi in alcuni dei centri islamici in Occidente che vanno contro corrente alle politiche d’integra- zione da Lei perseguiti. Colgo l’occasione della visita di nostro Sindaco Gabriele Al- bertini al Cairo per chiedergli di farlo pre- sente ai suoi interlocutori egiziani Il viaggio del nostro Sindaco fatto nel se- gno del business e del dialogo per la pace, leggi CIPMO, verrebbe meno al suo sco- po se gli interessi materiali non vanno di pari passo con quelli culturali: argomenti ai quali i paesi arabi sono estremamente sensibili spesso stupiti della nostra appa- rente indifferenza al riguardo. Credo sia più che opportuno segnalare ad Albertini queste contraddizioni durante la sua per- manenza nel medio oriente. Giuseppe Samir Eid CRISTIANI DISCRIMINATI ED ESODO FORZATO FAX 14/06 - 2007 Il silenzio del popolo delle piazze è assor- dante, quello delle due Simone, e anche quello della Chiesa. La prudenza non è mai stat ricambiata da i governi arabi e da i loro sostenitori, italiani o meno, resi- denti da noi. Manifestare contro le leggi fascite discriminanti vigenti nei paesi del vicino oriente che violano i diritti umani i più elementari in nome della religione islamica. La protesta va fatta sull'argo- mento specifico dei diritti umani a benefi- cio di tutti i cittadini, ebrei cristiani e mu- sulmani, sottomessi nel XXI secolo a leggi medievali. Ai i nostri governi e UE di ab- binare l'erogazione di contributi e finan- ziamenti con l'applicazione integrale dei Diritti Umani uguali per tutti. Pretendere dalle dittature in essere un loro controllo sugli appelli all'odio e alla guerra santa contro i vicini. Pretendere dagli intellet- tuali in occidente e nei paesi islamici, e dalle università islamiche una netta pre- sa di posizione pubblica e su i media non soltanto per una generica fratellanza tra i popoli ma per l'uguaglianza di diritti tra i cittadini dello stesso paese.
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