DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
262 I am convinced that the core of the spirit of the Pope, other than the philosophy, could be summarized into a friendly voice to Moslem leaders to exchange opinion with full recipro- cal respect about: freedom to express his opinion, Freedom of creed and religious practice and adheren- ce, bioethics and family values, Killing in the name of Allah no offence is being intended. Please feel free to circulate this message to whom you think useful and also to the writers mentioned in this message. As a conclusion I report what M.Salmawy has written: L’essentiel n’est pas de savoir si un fou ou non a commis les attentats d’Alexandrie. Le fou est une personne qui laisse libre cours à ses pulsions déraisonnables. Mais malheu- reusement, les motifs malades qui ont conduit le criminel à commettre son acte ne sont pas propres à lui. Ils sont répandus chez les mem- bres de notre société, enracinés par l’ensei- gnement religieux vétuste, enseigné de lon- gues années et cristallisé par la suite par nos médias ignorants. Tout ceci a été confirmé par l’actuel message religieux vétuste de notre in- stitution religieuse. Agirons-nous différemm- ent cette fois-ci, ou nous contenterons-nous, une fois de plus, d’arrêter le criminel et de dire qu’il est déséquilibré, pour finalement classer l’affaire ? Comme toujours LIBERTÀ DI ESPRESSIONE IN ITALIA? FAX - 24/2/2007 Siamo ancora in tempo di criticare la sharia e di protestare liberamente in Italia? Non voglio polemizzare però il problema di fondo non lo avete affrontato. Attiro la vostra cortese attenzione sulla sha- ria fonte di tutti gli ordinamenti costituzionali dei paesi arabi e musulmani che esplicita- mente considera i citadini non musulmani cittadini di seconda o terza categoria con i relativi diritti. Una discriminazione del tipo nazi fascista. In queste situazioni non si può parlare di percentuali o di minoranze quando la libertà di espressione non è ammessa. Il caso del blogger alessandrino con quattro anni di ga- lera è soltanto l'ultimo della catena. Il proble- ma di fondo va sollevato e perseguito in quei paesi dove lo si può ancora fare senza dover ricorrere a scorte di carabinieri o essere giu- dicati da certe magistrature come diffama- tori della religione islamica. Siamo ancora in tempo di criticare la sharia e di protestare liberamente in Italia? 2012: Islamofobia: due pesi due misure L’OCI che vuole « leggi contro l’incitamen- to all’odio religioso », dice che «la libertà di espressione deve essere usata con respon- sabilità » chiede a noi « di assumere tutte le misure compresa la legislazione contro atti che portino alla violenza contro i musulmani e la denigrazione della loro religione » perché « gli atti islamofobici violano la libertà di reli- gione e di credo ». Questo, mentre la propaganda islamista carica di ogni stereotipo ebrei e cristiani, mentre si usa la violenza più folle contro appartenenti sia a fedi diverse sia ai propri correligionari ritenuti conniventi col nemico, mentre si assaltano le ambasciate occiden- tali, i cristiani durante la messa, gli ebrei per ogni dove.
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