DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
274 DONNE MINACCIATE CORSERA - 29/1/2007 Velo: “Mettilo o t’ammazzo!” Vorrei commentare un fatto di cronaca che si ripete con drammi umani per le famiglie coinvolte. “metti il velo o t’ammazzo”. Quante volte queste minacce capitano dentro le mura di casa, quelle sollevati da i giornali sono soltanto la punta dell’ice- berg e coinvolgono immigrati per lo più arabi musulmani. Per di più alcuni centri di aggregazione degli immigrati incitano in nome della religione per introdurre in Italia usi e costumi medievali ancora sus- sistenti negli angoli più remoti del paese di origine. In certi ambienti del mondo arabo la donna vive in uno stato d’inferiorità senza possi- bilità di ribellarsi causa la pressione sociale e religiosa. Qui in Italia a contatto con una realtà cosi diversa la famiglia rimane diso- rientata e l’uomo tende ad affermare con la forza il suo predominio sulla donna e sulla figlia lasciando ai maschi la loro libertà. Nei rari casi pubblicizzati, la donna, vittima dei soprusi, è doppiamente penalizzata: dalle molestie ricevute e ancora di più dall’allon- tanamento dalla sua famiglia in quanto è messa in un posto al sicuro. Questo le crea un trauma, agisce da deterrente da non ri- corre alla nostra giustizia; l’uomo il violento avrebbe dovuto essere allontanato e subire i rigori della legge italiana. La vittima è dop- piamente penalizzata fisicamente e psicolo- gicamente. In questi casi urgono azioni deterrenti e di prevenzione: • pubblicizzare il seguito delle denunce fatte e le pene che le nostre istituzioni avranno applicato a questi delinquenti. Otterremo lo scopo di far conoscere ai violenti i guai ai quali vanno incontro e daremo coraggio alle donne minacciate e terrorizzate di fare rispettare i loro diritti e la loro dignità uma- na. • Far conoscere di persona agli extra co- munitari diritti e doveri essenziali dei coniu- gi secondo la legge italiana, a chi rivolger- si in caso di bisogno. Purtroppo spesso la donna è analfabeta senza poter utilizzare le difese fornite dalle nostre istituzioni. • Sollevare la donna dal ricatto del marito che minaccia di riportare i figli nel paese di origine allontanandoli dalla madre, oppure la minaccia di non rinnovare il permesso di soggiorno della madre costringendola a as- soggettarsi al volere dell’uomo a casa. • Nei casi di matrimoni misti incoraggiare le coppie a rivolgersi verso uffici di media- zione culturali per facilitare la mutua com- prensione e conoscenza delle situazioni alle quali vanno incontro. Per tradurre in pratica questi momenti in- formativi e fornire le informazioni più utili rispetto alle leggi sulla famiglia e ai diritti della persona in Italia, cogliere i momenti quando è necessario l’accostamento agli Uffici: ad esempio, il rinnovo della carta di soggiorno o dei permessi, pretendere la presenza fisica delle persone, l’uomo non rappresentando la donna, ciascuno ha la sua stessa dignità, doveri e diritti. Sono commenti su fatti di cronaca allo sco- po di favorire l’integrazione nella società italiana con il minimo di traumi di uomini e donne e figli provenienti da mondi lon- tani culturalmente e socialmente a quello nostro.
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