DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
61 nel suo libro “ La medicina nell’islam”, ri- corda che per tutto il Medioevo i migliori medici furono i cristiani arabi,le cui opere costituivano la fonte della scienza medica del tempo. Anche la matematica e la geometria furo- no al centro dell’attenzione dei traduttori. Il merito è di Kasta Ibn Luca (+ 912) che tra- dusse “Gli elementi” di Euclide, contribuì a creare una terminologia matematica araba e compose anche una storia del pensiero greco e un’enciclopedia della storia. Nell’astronomia si distinse Yehia Ibn Gharir Al-Takriti (+1080) con la sua opera “Guida alla scienza dell’astronomia”, considerata un testo classico. Nel campo dell’ arte,gli architetti,i murato- ri, gli artisti e anche i prigionieri, reclutati spesso come mano d’opera , ebbero un ruolo fondamentale nel promuovere tec- niche e stili. “ I motivi floreali e geometrici, l’abbondanza di riproduzioni di animali, proprie dell’arte persiana e ellenistica, continuarono a con- traddistinguere l’architettura omayyade e abbasside. La Cupola della Roccia a Geru- salemme, costruita tra il 687 e il 690, è di concezione e di stile bizantino; Bagdad fu costruita nel 762 da centomila architetti, operai e artisti arrivati dalla Siria e dalla Me- sopotamia. Questa immensa opera di tra- smissione della scienza attraverso la lingua araba raggiunge il suo apogeo sotto i primi Abbassidi, la cui corte, completamente ira- nizzata, si sforzava di riprodurre gli splen- dori del regno di Cosroe e della dinastia dei Sassanidi. E’ questa l’epoca delle traduzio- ni (750-850) incoraggiate da al-Ma’mum, fondatore nell’830 di una biblioteca (Bayt al-Hikma) in cui vennero tradotte opere dal sanscrito, dal persiano, dall’aramaico, dal greco” (op. cit. pag. 277). Alcuni degli autori cristiani che hanno con- tribuito con la loro opera alla creazione della splendido patrimonio culturale arabo sono molto conosciuti anche in Occiden- te: Hunayn Ibn Ishaq , considerato il più grande traduttore dal greco e dal siriaco,i cui libri venivano pagati a peso d’oro dal califfo Ma’amun, Bar Hebraeus, autore del Chronicon e deceduto nel 1286 e,in epoca moderna, Gibran Khalil Gibran, autore del Profeta, morto nel 1931. Accanto a questi grandi, c’é però un’immensa schiera di au- tori, meno noti ma ugualmente importanti, di libri di storia religiosa e civile. 4. Censimento del patrimonio culturale Per far conoscere gli autori cristiani, un comitato di esperti, coordinati dal p. Samir khalil ,che fa capo all’università St. Joseph di Beirut, ha iniziato a catalogare tutto il materiale pubblicato dai cristiani in lingua araba. Sono testi di filosofia,di matemati- ca,di teologia, di botanica pubblicati entro i confini di un immaginario impero islami- co,dall’India all’Andalusia. E’ un’impresa di grande importanza che servirà a valorizza- re e a far conoscere il patrimonio culturale arabo-cristiano. Finora sono stati censiti circa 2 mila autori e 20 mila opere, edite soltanto in piccola parte. Il comitato di lavoro ha concordato alcu- ne definizioni . Per “patrimonio” si inten- de l’insieme della tradizione cristiana, pur mettendo l’accento sul periodo classico (730-1350); per “arabo” si intende invece tutto ciò che gli autori hanno prodotto nella lingua in cui è Corano. Questo censimento vuole in sostanza, con una chiara ispira- zione ecumenica, riportare alla luce un te- soro di inestimabile valore, prescindendo, dal contenuto delle opere e dalle comunità cristiane di appartenenza degli autori. Si cerca così di indurre i cristiani a riscoprire la propria identità araba, andando al di là delle distinzioni religiose attuali, e di favo- rire la riappropriazione delle radici cultura- li arabe, nella speranza di frenare l’esodo Occidente.
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