DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
68 interagire in modo proficuo e indolore. Per gestire il cambiamento è necessario che i club rotariani agiscano di concerto Nord e Sud, Oriente ed Occidente , e non lascino spazio a coloro che pretendono di detenere il monopolio della Verità e di voler utilizzare la coercizione per imporre la loro Verità e isolarsi. Il nostro mondo è’ come un unico corpo umano con due polmoni: ha bisogno di entrambi per respirare. Per la stragrande maggioranza degli euro- pei, emerge la consapevolezza di una co- noscenza solo superficiale della cultura di quanti abitano i paesi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord, e delle difficoltà che si trova a fronteggiare un giovane provenien- te da contesti culturali a noi cosi lontani, nell’impatto con la mentalità dell’ Occiden- te. La storia insegna che i fattori che danno origine allo slancio e allo sviluppo di una civiltà sono il ritorno alle radici ma anche verso la cultura del tempo in essere. Io cre- do che l’Occidente debba riscoprire i valori sui quali la società si è evoluta attraverso la riscoperta del patrimonio culturale e re- ligioso dell’Oriente, culla delle tre religioni monoteiste nel mondo. Nello stesso modo, per una buona integrazione dell’immigrato nel contesto europeo, dovrà ottenere una conoscenza dei valori, della cultura, della storia e della religione maggiormente diffu- sa nel paese dov’è approdato. La riscoperta dei valori a partire dai qua- li le società si sono evolute, ha dimostrato di dare dinamicità alle culture. Ci spinge il profondo rispetto per le tradizioni culturali locali di grande spessore e ci urge al tempo stesso il fatto del progressivo restringer- si del bacino del Mediterraneo sul quale uomini e popoli non solo si affacciano ma sempre più si mescolano ed interagiscono. Un sogno Rotariano per il XXI secolo Colmare il fossato che ancora oggi separa culturalmente le due rive del Mediterraneo a partire dall’esperienza dei Rotariani e del loro network internazionale: questo potreb- be essere il nostro obbiettivo nella speranza che le differenze si trasformino, finalmente, in strumenti di reciproco arricchimento. L’attenzione delle organizzazioni interna- zionali è portata principalmente allo svi- luppo economico di paesi lontani, e poco interesse è stato dato finora alla conviven- za tra i popoli, alla reciproca conoscenza e riscoperta dei valori di ciascuna etnia all’in- terno delle nostre città. Portare la nostra attenzione alla convivenza all’interno delle nostre città, mirata a prevenire che le diffe- renze possano trasformarsi in violenza da parte delle fasce più povere ed emarginate. Una volta accertata la volontà di realizzare questo sogno occorrerà creare un task-for- ce per sviluppare le strategie da adottare e studiare e le azioni da intraprendere. Si rende necessario far giungere messaggi rispettosi di verità’ e di chiarezza, anche al grande pubblico, alla gente, troppo spesso assediata da informazione approssimativa e fuorviante. Un obbiettivo forse troppo pretenzioso che necessita entusiasmo ed abnegazione. Service above Self.
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