056 - CRISTIANI, CONVIVERE SOTTO LA SHARIA

Radio Maria 2015 – 1/04 – 2015

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Per convivere è necessario dialogare e per dialogare ci vuole conoscerci: cosi togliamo spazio ai fondamentalismi

1 – Sguardo d’insieme sul mondo arabo:
Conoscersi:

– Demografia, Povertà, emigrazione
– Sistema scolastico, studi mnemonici, analfabetismo, senso critico?
– Pregiudizi verso i cristiani locali i musulmani portano con sé dalla loro giovane età. Alimentati dal contesto sociale
– leggi che privilegiano i cittadini musulmani :
donna, cristiani, musulmani, mestieri ecc.

2 – Religione e identità Noi e l’Islam-Cardinal Martini
Religione e stato civile dei popoli mediterranei sono legati all’identità della persona; il cittadino arabo sente la sua identità religiosa in modo prioritario rispetto alla sua fedeltà politica. Il concetto di comunità islamica (umma) prevale su quello di cittadinanza

– l’islam non è solo fede personale, è realtà comunitaria molto compatta, una parola d’ordine lanciata da qualche voce autorevole può ricompattare e ricondurre a unità serrata (Card.Martini) Fondazione Agnelli
– per comprendere e gestire la presenza dei musulmani nei paesi europei capire i nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose nel Medio Oriente.

Alcune statistiche immigrazione in Italia

3 – progetto culturale Per sottrarre spazio ai fondamentalismi.
Per creare una pacifica convivenza è indispensabile creare le premesse a fin che gli immigrati aderiscano a un progetto culturale, un minimo di conoscenza dei nostri usi e costumi sociali, di uguaglianza dei cittadini davanti alle leggi, e dei principi della religione cristiana maggioritaria in Italia per sfatare i pregiudizi. La mancanza di rispetto che i Cristiani hanno della loro religione consolidino nei Musulmani l’idea di una inferiorità culturale e sociale, le cui implicazioni sono immaginabili

• Distinzione tra religione e stato civile, Liberi di scegliere la propria condizione religiosa
• Formare gli imam predicatori a rileggere il corano nel suo contesto storico, sociologico, antropologico, non letterale.
• No a trattamenti privilegiati
• Conoscere l’islam annunciare il vangelo.

4 – come ridurre le distanze con i Musulmani in Europa?

Le donne le famiglie convivenza di tutti i giorni.
comunità sociali e parrocchiali, scuola università
Azioni di Service : education, alfabetizzazione, lingua- CARCERI
Religioso Vergine Maria – Giubileo Misericordia

– quale influenza positiva potrà avere una corretta integrazione dell’islam in Europa: su noi stessi, su l’islam arabo e sulle chiese d’oriente?

5 – diritti umani Dichiarazione universale – ONU-10 dicembre 1948
Evidente che la migliore risposta all’estremismo è creare un fronte internazionale unito che si appoggi su standard universali di libertà di credo e religione parte integrante dell’identità dell’individuo- Valori universali non negoziabili

6 – Conclusione
solo valorizzando la dignità della persona solo costruendo la pace nei cuori si pongono le basi di un ponte tra le religioni per la pace nel mondo.

La donna:disparità tra uomo e donna
I diritti civili della donna sono dimezzati rispetto all’uomo nella legge sullo statuto personale alcuni esempi generali, salvo rarissime eccezioni:
1. nell’eredità, può ereditare soltanto la metà della parte dell’uomo

2. nel ripudio, una donna può essere ripudiata senza preavviso

3. nella poligamia: sino a quattro mogli; il consenso delle altre mogli non è indispensabile.

4. sceltà dello sposo, impossibilitata di sposare un non musulmano.

5. Nella sua libertà di movimenti: il permesso del marito è indispensabile per ottenere il passaporto ed espatriare, in alcuni casi anche per frequentare altri……..

6. Restrizione nella pratica di alcuni mestieri : proibizione di esercitare il mestiere del magistrato in quanto la donna è considerata minorata rispetto all’uomo e non può giudicarlo.
7. Perdita dei figli

8. Testimonianza, due donne debbono testimoniare contro un uomo

Libertà religiosa
1. Culto
2. Apostasia
3. Matrimonio
4. Famiglia

I non musulmani

Un mondo a parte nel XXI secolo: Non si può praticare liberamente una fede diversa dall’islam. La libertà religiosa dei non musulmani è uno dei nodi più delicati della Sharia, sistema giuridico islamico, applicato nei paesi arabi a tutt’oggi. Secondo la dottrina tradizionale, i non musulmani devono osservare precise condizioni per potere convivere all’interno del Dar el Islam, cioè il mondo islamico. Ma, come disse Goethe, “E umiliante essere semplicemente tollerati”.

Il culto religioso

– Divieto di edificazione di templi e chiese, se non dopo aver adempito a 10 condizioni di difficile attuabilità . Un editto del califfo Omar 639d.c. regola tutt’ora le relazioni tra musulmani e cristiani e il permesso per costruire luoghi di culto cristiano.Confermato da un decreto del Ministero degli interni in Egitto nel febraio 1934 che cita le 10 adempimenti per poter emettere una licenza di edificazione.
– Il culto religioso (deve rimanere discreto), diritti e doveri dei cittadini non musulmani, sono codificati dalla legge sullo statuto personale.

Apostasia o conversioni
Non è consentito rinunciare alla religione musulmana.

L’apostata e il blasfemo sono punibili con la morte fisica/civile.

Il matrimonio con una donna cristiana, i figli
Matrimoni – 2 coniugi cristiani: quando all’interno di una coppia che ha contratto matrimonio cristiano uno dei due coniugi si converte all’islam, i figli minorenni diventano automaticamente musulmani, in quanto la sharia affida l’educazione dei figli alla religione ritenuta perfetta. I tribunali islamici tolgono la patria potestà alla madre cristiana con la causale di attentato alla sicurezza dello stato.
Matrimoni – 2 coniugi musulmani: casi ( teorici) dell’uomo o della donna che si converte al cristianesimo: Cosa succede?
Nei casi di matrimonio inter-religioso, la legge garantisce comunque posizione di predominanza al coniuge musulmano. I figli, dunque, sono praticamente musulmani.

Eredità

Un cristiano non può ereditare da un musulmano. La moglie cristiana non può ereditare dal suo congiunto deceduto.

Mestieri non accessibili e altri vincoli all’uguaglianza tra i cittadini nel XXI secolo:

1. proibizione ai non musulmani d’insegnare la lingua e letteratura arabe,

2. di laurearsi in ginecologia.

3. l’accesso agli incarichi pubblici, (in Egitto, su 300 dir. centrali della P.A. e 400 d.gen. di aziende pubbliche, soltanto15 sono C.)
4. Proibizione di libertà di interpretazione della sharia (caso della Hesba in corso in Egitto)
5. la testimonianza in giudizio contro un musulmano.

Il concetto di tolleranza nell’islam delle origini era molto simile a quello cristiano dello stesso periodo. Non avendo subito il diritto islamico nessun tipo di evoluzione, anche il concetto di tolleranza religiosa all’interno dell’ordinamento musulmano è fermo a secoli
Il rapporto fra islam e cristianesimo nel Medio Oriente, indica alcuni nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose, di grande importanza anche per comprendere e gestire la presenza dei musulmani nei paesi europei.

Radio Maria 2015

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

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