Lunedì 29 Giugno 2015
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Da migranti a terroristi
Le cronache riportano che una delle misure di prevenzione di atti di terrorismo è l’espulsione di soggetti individuati ad inneggiare e simpatizzare con gli atti di terrorismo di stampo islamico. Individui insediati in Italia con famiglia e lavoro, alcuni con un trascorso nelle nostre carceri. Chiedo se l’espulsione basti ad arrestare il pericolo se non viene accompagnata dall’accertamento del processo che ha permesso a immigrati «normali» di essere contagiati proprio in Italia dalla febbre del terrorismo religioso.
Samir Eid Raccolte
Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.