037 - MEDIO ORIENTE IN FERMENTO: UNA PROSPETTIVA

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Note che accompagnano la conferenza in Interclub del R.C Milano Sud-Est e R.C. Milano Cà Granda del Distretto 2040.
Informazioni tratte dal libro dello stesso autore, Cristiani e musulmani verso il 2000 una convivenza possibile, Figlie di San Paolo, Milano, 1995 recensito da Monsignore Gianfranco Ravasi.

Introduzione:
L’instabilità del Medio Oriente accompagnata dall’odio diffuso contro l’Occidente sono risultati i principali alimenti del terrorismo islamico, fonte di pericolo non soltanto per gli USA ma per tutto l’Occidente e per gli stessi governi dell’area mediterranea. Una popolazione araba frustrata nelle sue aspirazioni in termini di educazione, assistenza sociale, sanitaria, prosperità, sarebbe facile preda del disordine politico, continuando a rappresentare una minaccia per la stabilità della regione e del mondo. Inoltre, la presenza maggioritaria di terroristi di nazionalità saudita ha scosso la fiducia degli USA verso l’alleato di ferro, principale fornitore di greggio ma pur sempre finanziatore dei movimenti islamici avversi al modo di vivere occidentale.

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050 - CIVILTA' DIVERSE: GUERRA O PACE?

SCAMBI OPINIONI, ROTARY – 2014

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Ho riflettuto su alcune perplessità sollevate nella riunione di ieri sera: guerra o pace, dialogo, positività delle religione, come si identifica una religione è una etichetta di credo comune ad un gruppo di persone oppure qualcos’altro…
Sino alla seconda guerra mondiale le regioni del globo erano abitate da persone in un dato territorio, un paese, legate da un denominatore comune stessa cultura, religione, credo abitudini e simili ad esempio: paesi di lingua e cultura araba con credo islamico di maggioranza, Europa l’Occidente, India e Pakistan, Giappone, Cina ecc. ciascuno abbastanza uniforme al suo interno privo della spinta di rivoluzioni causate dalla diversità. Vedi il caso degli armeni in Turchia. Si può affermare ad esempio che l’elemento unificatore delle popolazioni à risulta essere quello religioso, vale a dire la comune religione islamica. Non consto di popolazioni senza un credo, religione anche l’ateismo in fondo è una etichetta simile ad un credo religioso discriminante verso chi crede.
Non c’era questo ventaglio di incrocio di culture che riscontriamo oggi in un dato territorio. Un invasione di popolazioni attirate da spinte economiche, da facilità di spostamenti, internet, media e simili che ci mettono davanti al fatto compiuto. Portano il bagaglio culturale e sentimentale giunto ad essi attraverso l’insegnamento della loro religione attraverso l’educazione che hanno ricevuto nella famiglia e nella scuola.

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051 - DIALOGO E INTEGRAZIONE

ROTARY – pagg. 38-45 – 1/CONOSCERSI PER CONVIVERE E COSTRUIRE LA PACE – 2014

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IL DIALOGO CRISTIANI MUSULMANI DIALOGARE PER UN MONDO MIGLIORE

La mobilità delle persone è un diritto che ormai è da considerarsi primario in ogni angolo del pianeta e come questa comporti la necessaria creazione di relazioni interculturali è sicuramente uno dei temi più caldi del momento; il Rotary International ha ben presente quanto questa tematica sia importante e la affronta tramite il “Service for Peace”. Dialogare per convivere, quali regole? Per instaurare la convivenza con un dialogo fruttuoso bisogna conoscersi; la conoscenza parte dalla verità, dal rispetto dell’altro, dal saper superare i pregiudizi. Riscoprire la propria identità, termine che a volte viene usato a sproposito, è un’affermazione fondamentale per farsi conoscere e com- prendere, mai per prevaricare, per portare la propria presenza e conoscenza attraverso i continenti.

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