R021 - CROCE E MEZZALUNA

16/3 – 2010

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Esiste un popolo che nessuno veramente ama, perché nessuno veramente conosce, e che nessuno veramente conosce, perché nessuno veramente ama, e questo popolo è il popolo musulmano. Sento il dovere di dedicare tutta la mia vita per farlo conoscere e amare dai cristiani”.

Louis Massignon

Gentile Signora,
Mi consenta alcuni commenti sul articolo La croce e la mezzaluna sul mensile della Parrocchia.
Il suo articolo tratta sia dell’islam che degli islamici, (le chiamerei musulmani); nel caso dei musulmani l’intestazione dell’articolo potrebbe benissimo riprendere la citazione di Massignon.
Per quanto riguarda l’islam, ritengo alcuni passaggi del articolo fuorvianti, si prestano a confusione facendo apparire l’islam quasi una derivazione del cristianesimo. E una strategia adottata dall’islam per conquistare Gerusalemme nel lontano 638; lunga la storia delle conquiste a filo di spada e di dhimmitudine a dominato mezzo mondo in poco meno di due secoli. I massacri di Otranto e di Roma sono antecedenti la prima crociata. Ancora oggi si ripete la strategia di mettere piede in occidente attraverso enclave islamizzate e conversioni basate sull’ignoranza e denaro a pioggia: quante volte ho sentito dei cristiani dire “ma siamo tutti uguali non ce differenza!” Questa è l’impressione che potrebbe provocare il suo articolo nel bollettino della Parrocchia! (schede 1-3 allegati).

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R022 - MUSULMANI EUROPEI

RAI UNO 14/9 – 2011

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Musulmani Europei-Rai UNO tarda serata! Curato da Luca de Mata

l’ultima puntata di questo mercoledì 14 settembre 2011.

L’argomento riguarda il confronto delle culture nel nostro paese e le decisioni politiche che incombono su tematiche come moschee o centri culturali, vestiario, alimentazione, interruzione degli orari di lavoro, inviti alla preghiera, ecc. l’elenco diventerebbe lungo.
Ci sono vari punti delle trasmissioni che toccano quanto i giornali sovente evidenziano; approfitto per aggiungere alcuni commenti su i punti toccati dalle trasmissioni:
1. Hanno richiamato l’attenzione degli italiani e non solo, sulle caratteristiche atipiche di alcune immigrazioni provenienti da ambienti monoculturali, blindati dalla copertura religiosa, messi a confronto in Italia con ambienti cosi diversi e lontani culturalmente della loro. Quelli non integrati sono frustrati e rifuggono nei centri culturali e di preghiere o nelle moschee la maggior parte gestiti da chi sappiamo. Il grosso dell’immigrazione proviene da ambienti rurali, intellettualmente poveri dove fa presa la predica del Venerdi.

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R027 - SE A SCUOLA C’è L’ISLAM (islam politico)

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Data: 9 Novembre 1998
A : dr. Ernesto Galli Della Loggia
DA : G. Eid
Numero di paginez1
Qggetto: Se a scuola c’è l’Islam – Lunedi 31 Agosto 1998

L’avvicinarsi delle celebrazioni per il cinquantenario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dalle N.U. il 10 dicembre 1948 mi consente di csporle alcune riflessioni. La prima fra tutte è che la Dichiarazione islamica universale dei diritti dell’uomo emanato dal Consiglio Islamico d’Europa presso la sede dell’UNESCO 11 19 settembre 1981 è in netto contrasto con quella delle N.U .. Queste spiega alcuni comportamenti e proclami da i centri islamici stabiliti in Europa.

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R035 - DA MIGRANTI A TERRORISTI?

Lunedì 29 Giugno 2015

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Da migranti a terroristi
Le cronache riportano che una delle misure di prevenzione di atti di terrorismo è l’espulsione di soggetti individuati ad inneggiare e simpatizzare con gli atti di terrorismo di stampo islamico. Individui insediati in Italia con famiglia e lavoro, alcuni con un trascorso nelle nostre carceri. Chiedo se l’espulsione basti ad arrestare il pericolo se non viene accompagnata dall’accertamento del processo che ha permesso a immigrati «normali» di essere contagiati proprio in Italia dalla febbre del terrorismo religioso.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.