9 – 2008
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In quest’anno, 2008, il mese di settembre coincide quasi interamente con il periodo più sacro per i musulmani, un mese nel quale chi professa e pratica quella religione purifica i propri sentimenti con il digiuno (dall’alba al tramonto) e con un approccio benevolo verso il prossimo.
Per noi cristiani potrebbe essere un momento favorevole per conoscersi meglio. La mutua conoscenza con il rispetto dell’altro senza i soliti pregiudizi sarebbe la premessa per una proficua convivenza, seme positivo per far germogliare le nuove generazioni. La famiglia musulmana può invitare il suo vicino all’ora della rottura del digiuno (al crepuscolo), per cenare insieme gustando pietanze con ricette tradizionali, per farsi conoscere e spiegare le tradizioni del proprio paese. Viceversa, il vicino può cogliere l’occasione per far conoscere la cultura italiana per superare pregiudizi a volte non solo religiosi ma anche di usi e costumi.
Per una conoscenza reciproca più approfondita le donne hanno un ruolo di primaria importanza: i loro contatti nella quotidianità possono costituire il primo passo verso un reale dialogo, concetto, forse, troppo inflazionato ma tanto necessario.
Invitiamo tutti i parrocchiani a tradurre in pratica questo suggerimento, a diffondere questa iniziativa e a raccontare, perché no, al nostro mensile le loro esperienze di dialogo vissuto nel mese di Ramadan.