R040 - COMMENTI: SHARIA, RAMADAN, INSTABILITA SOCIALE E POLITICA

Corriereforum – 16/10/2006

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Un forum di libero e civile confronto sui temi più dibattuti nell’Italia che guarda al mondo plurale e globalizzato: immigrazione, islam, dialogo tra le civiltà, identità nazionale, diritti dell’uomo

Lunedì 16 Ott 06
La consulta islamica primo passo verso la sharia in Italia? La consulta, primo passo verso la sharia in Italia?
Una mia amica musulmana si è trasferita da un paese arabo verso lo stato dell’Ontario in Canada per fuggire dalle discriminazioni insiti nella sharia contro le donne. Purtroppo nell’Ontario esiste una proposta di legge che consente di applicare la sharia ai problemi delle famiglie; cosi la mia amica in Canada è passata dalla padella alla brace grazie alla locale consulta. Il Presidente dell’UCOII il medico dott. Nour avendo dichiarato alla TV al ministro Turco che le leggi italiane si avvicinano (dovrebbero) piano piano alla sharia,non sarà che ci sia l’intenzione di strumentalizzare la consulta italiana come tentativo di un primo passo verso l’introduzione della sharia in Italia?

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R046 - MOSCHEE, MINARETI, CENTRI PER IL CULTO RELIGIOSO

Corriere – 10/09 – 2016

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ISLAM CARTA VALORI

Gentile dr. Goffredo Buccini:
Concordo appieno con l’ articolo sul Corriere di oggi ven 19/2/2016. Mi consenta di aggiungere a caldo alcuni commenti che Lei, sempre che sia d’accordo, potrebbe elaborare nel modo corretto.
1- giusto consentire la costruzione di sale di preghiere uniche per tutte le corrente islamiche. Non una esclusiva per una corrente specifica.
2- L’islam e i musulmani non è una cosa uniforme, la pratica nel Marocco non è simile a quella del Libano (della Siria! )ne a quella dei paesi del Golfo, del Pakistan e dei paesi asiatici. Pretendere una rappresentanza unica per tutti i musulmani mi sembra difficile e anche controproducente. Promuovere coloro che accettano le nostre norme costituzionali e verificare le eventuali disgressioni.
3-Unica rappresentanza per tutti significa consentire alla corrente più forte, i FM, di condizionare donne e uomini che non aderiscono di subire discriminazioni che avrebbero voluto evitare venendo in Italia.

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R051 - DIALOGO CON L'ISLAM

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se ne parla spesso; non vorrei creare uno stato confessionale; parlerei piuttosto del dialogo con i cittadini senza differenziare l’aderenza religiosa. I pericoli di voler individuare “un islam” che rappresenti il milione di musulmani è evidente ed è stato già fatto rilevare nel corriere.
a.. perché creare dei ghetto per musulmani e discriminare cosi chi non è musulmano?
b.. perché voler creare un istituzione islamica? Lo Stato laico rinuncia alle sue prerogative verso i suoi cittadini?
c.. molti musulmani hanno scelto l’Italia per le sue leggi non discriminatorie e il suo modo di vivere: perché deluderli ricreando un modello sociale dal quale sono fuggiti?
d.. Con quale logica lo stato o i comuni vorrebbero finanziare centri di culto per i musulmani con i soldi di tutti i cittadini? almenoche il centro rimanga di proprietà dell’istituzione con diritto di controllo nella gestione.
e.. musulmani non vuole dire arabo: perché non favorire la gestione di centri italiani? monitorare i predicatori stranieri?
le pongo invece una domanda alla quale non so dare risposta:
20 o 30 anni fa il cittadino europeo non sapeva dell’esistenza dell’islam se non vagamente. Negli ultimi trent’anni l’islam, (musulmani e a loro seguito in vari Centri), si è impiantato in Europa aiutato in questo da certe nostre forze politiche per ragioni che non conosco .
Alcune voci nostrane hanno messo in guardia dal contrasto di culture che potrebbero scaturire dall’arrivo di milioni di persone con usi e costumi chiaramente in contrasto con le legislazioni europee, non ultimo il Cardinale Martini nel 1990, Noi e l’islam.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

R052 - IOR E VATICANO

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2013 vaticano, ior e Papa separar le funzioni
La separazione tra Vaticano Stato e Chiesa universale potrebbe aprire la via per eliminare l’intreccio
spiritualità e un Vaticano terreno che si cala nella materialità al pari di qualsiasi altro Stato.
Separare l’eredità di Pietro dalla gestione della Stato e i poteri della Finanza sembra una utopia ma non lo è.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio