DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
11 gestione del fenomeno dell’immigrazione. Come cristiano d’Oriente, non posso non mettere un accento particolare sulla realtà della minoranza cristiana nei paesi arabi, presente anche fra gli immigrati in Italia. La scelta di parlare di questa minoranza, dimenticata e sopravvissuta a secoli di pre- dominio musulmano, nasce dalla convin- zione che questa comunità può giocare un ruolo importante nello sviluppo di un nuovo rapporto fra le diverse identità religiose e culturali presenti nel Medio Oriente e oggi anche in Europa. No va trascurato che i problemi creati dall’immigrazione nel no- stro paese vanno risolti cercando soluzio- ni parallele anche nei paesi di provenienza degli immigrati. Perciò la testimonianza qui presentata si propone di offrire indicazioni concrete su questi temi. Attraverso l’im- pegno comune di cristiani e musulmani in Occidente si può stabilire uno scambio re- ciproco che favorisca la mutua conoscen- za e insegni a convivere con chi è diverso per mentalità, fede, tradizioni, arrivando ad accettare le differenze come arricchimento per tutti, ospitanti e ospitati, sia di esempio per gli stati a maggioranza musulmana. Tali rapporti di convivenza e di comprensione possono essere trasferiti e attuati nei paesi arabi, da quei musulmani che decidono di ritornare e da contemplare negli accordi bi- laterali tra Stati: la promozione dei valori di libertà civile e religiosa per tutti nei loro pa- esi senza discriminazione alcuna allo scopo di creare una cultura di uguaglianza di diritti e di condivisione dei doveri tra tutti i cittadi- ni senza esclusioni. Colmare il fossato che ancora oggi separa culturalmente il mondo islamico da quello occidentale a partire dall’esperienza degli arabi cristiani: questo in sintesi l’obiettivo racchiuso nelle pagine di queste riflessioni, nella speranza che le differenze si trasfor- mino, finalmente, da occasioni di discrimi- nazione in strumenti di reciproco arricchi- mento.
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