DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
41 PROSPETTIVE FUTURE Cristiani e musulmani in cammino nel XXI secolo Nel corso di questi anni è stata a più‚ ripre- se sottolineata l’importanza del dialogo fra Cristianesimo e Islam come componente fondamentale di un nuovo umanesimo reli- gioso. Molti sono stati anche i suggerimenti dati per tradurre in pratica questo auspicio, attingendo alla secolare storia delle comu- nità cristiane presenti nei paesi arabi. In queste pagine vorrei riprendere la rifles- sione su alcuni atteggiamenti fondamentali, all’interno dei quali ciascuno potrà orientare il proprio impegno. 1. Valori comuni e differenze L’elemento base da cui partire, in un rap- porto fra orizzonti culturali cos„ diversi, e lo sforzo di conoscenza reciproca fra cristiani, e musulmani senza dimenticare ovviamen- te gli ebrei anche se il piano di lavoro ri- guarda principalmente l’Islam. Occorre che tutti i credenti si abituino a guardare alle altre fedi con l’atteggiamento di chi vuole scoprire i valori religiosi e spirituali in esse racchiusi. Un comportamento questo che permetterà di mettere in luce, oltre alle dif- ferenze, anche i valori comuni. Senza smi- nuire ciò che ci distingue, ci scopriamo uniti nella fede nell’unico Dio, nell’ascolto della Parola rivelata per mezzo dei profeti, nella convinzione che il mondo ha avuto un’origi- ne ed è destinato a finire. La fede comune, nel giudizio finale e nella ricompensa nell’al- dilà può essere il germe di un nuovo tipo di rapporti fra ebrei, cristiani e musulmani. Pur rispettando l’identità di ciascuno, i credenti di buona volontà potranno così ritrovarsi a testimoniare insieme la fede nell’unico Dio. Da parte cristiana sono sorti vari movimenti per il dialogo interreligioso, che non deve restare per… un’iniziativa unilaterale. La comprensione e l’approfondimento della fede cristiana è una necessità meno sentita dai nostri fratelli musulmani? Il significato più profondo del dialogo va ritrovato nello sforzo di compiere insieme un profondo di- scernimento di quella che è la volontà del Dio della storia. “L’approfondimento delle diverse tradizioni religiose fa scaturire nuo- ve energie per un destino comune degli uomini : le diverse religioni non dividono, ma portano nel profondo a trovare il sen- so sacro dell’ uomo” (Andrea Riccardi, La pace e’ possibile, Edizioni San Paolo, Mila- no 1993, pp.134). Anche nel dialogo si tratta di disporre il cuo- re attraverso la preghiera all’incontro più profondo con Dio. Sappiamo che la fede è un dono gratuito per chiunque sia pronto ad aderire alla volontà di Dio. “Bisognerebbe esaltare i valori di preghiera, di silenzio e di meditazione, affinché tutti ascoltino Dio e imparino così„ ad ascoltare meglio i loro interlocutori. La fratellanza in Dio aprirebbe così la strada alla fratellanza degli uomini.” (Maurice Borrmans, Orientamenti per un dialogo tra cristiani e musulmani, Pontifi- cia Università Urbaniana, Roma 1988, pag. 169) “Così facendo, cristiani e musulmani si rendono capaci di superare gli stretti limiti delle loro appartenenze comunitarie, per interrogarsi sul valore delle diverse famiglie religiose, alla luce dei decreti insondabili del Dio salvatore (op. cit., pag. 149)”. La sfida del futuro sta nel saper dare una risposta comune ai problemi della fine del XXI secolo, oltre a preparare le nuove ge- nerazioni alla convivenza multi etnica reli- giosa e culturale.
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