DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
87 grare, tesaurizzando il patrimonio investito nei giovani arabi. In quanto alla democra- zia, non è un concetto “prêt-à-porter” che si applica su un corpo sociale eterogeneo, ma con la libertà di espressione si potrà, in un termine più o meno lungo, svilupparne il processo rispettando i valori ancestrali e il pluralismo. Se la dinamica di pace tro- verà finalmente spazio nel Medio Oriente, lo stato ebraico, con la sua democrazia e la sua sviluppata economia di mercato, ma desistendo dallo stato confessionale, non ri- schia più di trovarsi isolato in un’area dove crescerà la coesione fra i paesi arabi, ma piuttosto agirebbe in sinergia con loro. Ad eccezione del Libano, sino all’intervento della forza di occupazione siriana, il mondo arabo non ha conosciuto la libertà di espres- sione. Per il Libano, liberato dal controllo si- riano, si presenta l’opportunità di ritrovare il suo leggendario spirito imprenditoriale, che ha costituito la forza della sua economia e il motore dello sviluppo economico dei paesi del Golfo. Il pluralismo religioso e la vivacità cultura- le che potrebbero derivare dalla libertà di espressione nel Medio Oriente con il nuovo corso, darebbero vigore alle antiche civiltà di questa regione, che potrebbe riprende- re il ruolo di ponte fra Oriente e Occidente. Sperare oltre ogni speranza.
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